ANNA SANDRINI

FILMMAKER

“Io credo sinceramente che le immagini dei miei film siano anche le tue immagini”.


Werner Herzog

Le idee

Le immagini

Mi ha sempre appassionato il pensiero in tutte le sue forme. Il misterioso vagare della mente che ci permette di creare idee, formulare concetti, interpretare il mondo. Proprio per questo ho deciso di frequentare la facoltà di filosofia. Sono stati anni di formazione molto importanti, in cui ho imparato a guardare le cose da più punti di vista, mettendo sempre in dubbio le certezze e alimentando così il nascere di nuove idee. Essendo cresciuta in una paese tra le Alpi Giulie, l’incontro con il cinema per è avvenuto il quel periodo e, in breve tempo, me ne sono innamorata. Il linguaggio delle immagini è indissolubilmente collegato al pensiero: quando pensiamo visualizziamo, quando sogniamo creiamo mondi straordinari dei quali siamo artefici e spettatori allo stesso tempo. Le immagini hanno un immenso potere comunicativo e, se usate bene, possono insegnare tanto, portare alla crescita di nuove idee e prospettive. 

Ho deciso quindi di dedicarmi a questo, di diventare una filmmaker, consapevole delle difficoltà che avrei dovuto affrontare. Mi sono formata a Barcellona, una città multietnica e culturalmente accesissima, in cui ho potuto imparare e confrontarmi con studenti che venivano da almeno tre continenti diversi. 

Entrare nel mondo del lavoro è stato difficile, forse più di quello che avevo immaginato, e sono stata sul punto di arrendermi svariate volte. Però non ci sono mai riuscita del tutto, in qualche modo sono sempre tornata sui miei passi.

Raccontami

una storia

Gli studi e le esperienze che ho vissuto mi hanno insegnato a raccontare storie attraverso le immagini. La cosa più bella di questo processo creativo è il rapporto con le persone; al di qua e al di là della telecamera ci sono realtà e vite che si lasciano scoprire. Facendo questo lavoro, ci si rende conto di quanto sia prezioso entrare nell’universo di un’altra persona, fare da testimone a quello che ha da raccontare.

CHE COSA FACCIO?

Se sei capitat@ sulla mia pagina probabilmente 

stai pensando di realizzare un video, un documentario, un film??

I motivi possono essere svariati:

per un progetto culturale o cinematografico

Cerchi una collaborazione

per un evento

Di qualsiasi tipo esso sia

per il tuo lavoro

Per la tua impresa o attività

Cosa ci unisce?

Mi piace lavorare con persone con le quali condivido idee e visioni. A me interessa tutto ciò che ha a che vedere con la natura e la tutela dell’ambiente, l’innovazione, la storia, le tradizioni e la memoria, l’impegno e la giustizia sociale, l’arte in tutte le sue forme. Infine, ma non per importanza, vivo il viaggio come una delle più grandi bellezze della vita. Mi sono spostata molto in questi anni, soprattutto per una ricerca personale (pochissimo per turismo), e credo che il viaggiare mi abbia segnato profondamente.

VUOI CONOSCERMI MEGLIO?

Filmografia

Ho iniziato a lavorare nel 2012 a Roma, la mia prima esperienza dopo gli studi, con Anthos Produzioni come video editor. Proprio in quell’occasione ho conosciuto Paolo Muran DOC, regista e produttore bolognese con cui collaboro ancora oggi. Paolo stava producendo un affascinante documentario che prevedeva di viaggiare da Londra a Istanbul attraverso i fiumi dell’Europa (e, ovviamente, un pezzettino di Mar Nero). In breve tempo mi trovai a Budapest in mezzo al Danubio su una barca, con direzione il delta. Mi occupai anche del montaggio del film, che durò circa due anni. 

Mossi i primi passi, negli anni successivi a Bologna ho collaborato con Caucaso Factory e il filmmaker Ginetto Campanini. 

Nel 2016, la mia “passione per gli spostamenti” mi ha riportato a Barcellona. Per qualche anno mi sono dedicata al video e alla fotografia, collaborando con la Sala Sinestesia, luogo in cui ho potuto creare video per musicisti e compagnie di teatro (OOPS COMPANY, Successos Efimers)

La stessa “passione” di cui parlavo poco fa, mi ha portato poi alle Canarie, periodo in cui ho fatto di tutto a parte lavorare con la creatività, ma ho imparato tanto su me stessa e su quello che desidero davvero. 

Nel 2019 rieccomi in Italia con l’idea di lavorare al mio primo documentario come regista. Nel 2022 è uscito AVENÂL ed è stato presentato in anteprima alla 70° edizione del Trento Film Festival.

Mi sono ritrasferita in Friuli Venezia Giulia, la mia vera casa, con tanta voglia di raccontare storie e di conoscere persone con la mia stessa vocazione.

Il paese di Cave del Predil è terra di confini. Nascosto tra i boschi delle Alpi Giulie, oggi è lo spettro di quello che fu un luogo di progresso e avanguardia. Nelle gallerie della miniera risuona ancora l’eco del duro lavoro e i racconti dei testimoni mantengono vive le impronte del passato. Abbandonata dalla politica nel presente, Cave sogna ancora un futuro possibile.

Sottovalutare la diffusione delle mafie al Nord, immaginare regioni quali l’Emilia-Romagna, la Lombardia, il Piemonte e il Veneto come esenti da infiltrazioni all’interno del tessuto sociale ed economico è stata la più grande agevolazione che la società civile ha concesso alle mafie stesse. Liberamente tratto dal libro L’impresa grigia di Stefania Pellegrini, il film racconta il camaleontico insediamento della criminalità organizzata al Nord.

Sergio uno sceneggiatore over 50 in crisi: la realt supera sempre la fantasia e non sa pi cosa inventarsi. La pandemia lo costringe alla reclusione domestica in solitudine e la paura del contagio lo rende paranoico.

Finché alla sua porta non bussa un buffo omino, il virus in persona che gli si piazza sul divano, ospite sgradito e invadente.

La lunga convivenza coatta molto complicata, ma man mano che passano i giorni diventa anche un’occasione di scontro e confronto. E’ un incubo o la realt?

Una storia lunga 5.200 km: da Londra a Istanbul sui fiumi dell'Europa in una barca a remi e a vela. Il protagonista è Giacomo De Stefano, un uomo che ha deciso di inseguire il sogno di un nuovo mondo percorrendo le antiche vie di comunicazione con la sola forza del vento e delle braccia. A guidarlo solo la linea blu che, passando per 13 Paesi, collega gli estremi dell'Europa. Londra e Istambul, simboli del nuovo e del vecchio mondo, confini naturali della cultura europea. Un viaggio lento, in contrasto col del turismo di massa che riduce la profondità dell'incontro con la natura.

LA RICARDA

Núria Folch, Núria Prieto, Alex Biosca,  Anna Sandrini, Adrian Alva, Ian Ramos, Giuseppe Solfrizzi

Producción: UAB y Televisió de Catalunya

Barcellona 1949, un gruppo di intellettuali cerca di mantenere vivo il panorama artistico della città. Nella residenza della famiglia Gomis-Bertrand, una casa speciale chiamata “La Ricarda”, si parla e di crea: avanguardia, sperimentazione e sovversione culturale.  Attraverso i racconti di alcuni dei protagonisti e delle figlie della coppia Gomis-Bertrand, ci immergiamo in quell’epoca per scoprire l’importanza che ebbe il CLUB 49 in piena dittatura.

L'ultimo scudetto del Bologna come non l'avete mai visto. Il racconto di quell'impresa leggendaria illustrato da immagini d'archivio in gran parte recuperate dopo mezzo secolo di oblio e vissuto in diretta attraverso gli occhi ingenui e curiosi di una bambina dell'epoca. La forza del documentario e quella del cinema, la storia vera e la fantasia alleate in una ricostruzione puntuale e originale, senza precedenti.

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